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STORIE DI MARE
IL FARO DI LE CORDOUAN ADDIO ALL'ULTIMO GUARDIANO
DAL SITO LE TELEGRAMME
France
Cordouan. L'adieu au Roi des phares
8 septembre 2010
(TRADUZIONE)
iL faro di Le Cordouan, uno degli ultimi ancora abitati (*) perderà prossimamente i suoi ultimi guardiani uno dei quali, Jean-Paul Eymond, 58 anni, 34 dei quali passati al servizio del "Re dei Fari", verso il quale egli prova sempre la medesima passione. L'ora della partenza è suonata per gli ultimi due funzionari dei Pahres et Balises (l'ente che si occupa dei fari in Fracia n.d.t) destinati al servizio in alto mare, formatisi a Brest, che abbandoneranno il faro di Le Cordouan, il più antico di Francia, in servizio fino dal 1611. Situato all'ingresso dell'estuario della Gironda, a metà strada (circa 7 km.) tra Royan e Verdon, questo <<Versailles del mare>>, costruito in pietra "saintongeaises", che si innalza mestosamente per 67,50 mt. continuerà tuttavia a beneficiare di una presenza umana grazie al turismo. Appena è stata decisa la sua partenza, tra qualche mese, Jean-Paul Eymond, "soddisfatto che il faro rimanga abitato", si premura di aggiungere subito: "Io tornerò al faro di Le Cordouan". "Questo faro mi ha preso molte energie, ho la possibilità di finire proprio qui la mia carriera. La mia missione è terminata, lascio il posto volentieri", spiega questo muratore di formazione. E di aggiungere subito che "se avessi potuto continuare fino ai 60 anni, io l'avrei fatto"
Automatizzato nel gennaio 2010
Per degli anni lui e il suo collega Serge Andron hanno lavorato con un ciclo di 14 giorni sul faro e 7 giorni a terra. "E' vero che all'inizio mi è capitato di soffrire di solitudine. Nel 1977 io avevo 25 anni e mia moglie ha partorito in Aprile. Allora lasciare la casa non era del tutto facile" racconta Jean-Paul Eymond, ricordando che il telefono è stato insallato nel 1982. Prima non c'era che la radio VHF. Dall'aprile 2007 le installazioni tecniche del faro di Le Cordouan sono state seriamente modificate, con un'illuminazione automatica. Ci sono state delle pressioni perchè ce ne andassimo, e questo mi ha rattristato" confida il guardiano. Poi il 1° gennaio 2010 è stato definitivamente automatizzato. E' stato in questa data che dopo una convenzione firmata tra lo Stato, proprietario del faro e il Sindacato misto per lo sviluppo continuo dell'estuario della Gironda (Smiddest), quest'ultimo si è visto affidare la gestione del "Re dei Fari". Due agenti dello Smiddest sono stati reclutati per spalleggiare i due già sul posto dal 2009. Al di fuori dell'accoglianza ai turisti - 20.000 in questa stagione - essi avevano l'incarico di evitare le intrusioni, di custodire e di aerare la costruzione. "E' importante perchè il faro è molto umido. D'altronde, in settembre, dei lavori di stagnamento saranno iniziati sulla parte bassa" secondo Jean-PierreEymond. In cambio, L'ente Phares et Balises di Verdon continueranno ad amministrare l'impianto di segnalazione maritima (ESM) per quanto riguarda l'appannagio, le grosse manutenzioni e le visite preventive.
400 anni nel 2011
Prima di terminare con i suoi sogni, Jean-Paul Eymond si ricorda di momenti forti come la "terribile" tempesta del 1996. "Da decenni non avevamo mai visto una simile tempesta. Delle ondate sono passate sopra gli alloggi e hanno distrutto la finestra dell'ufficio e le antenne del telefono", ricorda in guardiano. Venerdì ha previsto di festeggiare la sua partenza invitando "dei personaggi importanti" della collettività locale "determinante", secondo lui per il mantenimento di una presenza umana. Infine, nel 2011, per il 400° anniversario del completamente del faro di Le Cordouan prima versione, classificato monumento storico nel 1862, si parla di una riunione in luglio. In questa attesa, l'ultimo guardiano del luogo è pronto a offrire i suoi servigi per i festeggiamenti.
* In Bretagna, l'ultimo faro ancora abitato, quello dell'Ile Vierge(29) perderà presto anche lui il suo guardiano
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